

L'associazione
Il gruppo viene fondato nel 2004 da Caterina Zanotti, che in qualità di socia fondatrice e segretario scientifico ne cura anche i Quaderni, raccolte nelle quali vengono riportati gli interventi degli autori invitati ai Seminari di approfondimento, completi della discussione dei partecipanti al seminario.
"Caterina Zanotti è improvvisamente scomparsa a luglio del 2023 e sentiamo profondamente la sua mancanza e la responsabilità della sua preziosa eredità. E' stata la fondatrice del gruppo e lo ha arricchito in questi anni con intelligenza, intuito clinico, pacatezza, nonché con numerosi contributi del suo pensiero."
Da qualche anno è nato anche un gruppo d’intervisione frequentato dai membri che partecipano stabilmente al gruppo, i quali s’incontrano mensilmente il sabato mattina per condividere a turno proprio materiale clinico. Scopo principale del gruppo è fornire uno spazio di ricerca e scambio di esperienze cliniche fra colleghi che condividono il pensiero psicoanalitico.

Quaderni di Caterina Zanotti
Nella prima fase del Nuovo Copernico, quando non era ancora diffuso l’uso di documenti digitali, le relazioni venivano annualmente trascritte e raccolte in un fascicolo, contenente anche i commenti e le osservazioni dei partecipanti. Il lavoro di raccolta è stato curato da Stefania Mazzoleni, che ha rappresentato la mente organizzativa vivace dell’Associazione, fino alla sua improvvisa scomparsa. Questo materiale, costituito da sei quaderni, contiene i lavori che hanno accompagnato la nascita del Nuovo Copernico e rappresenta materiale storico prezioso.

Un tema scelto ogni anno
Il lavoro di scambio e libere associazioni che feconda i nostri incontri consente annualmente al gruppo di far emergere un tema – individuato ed elaborato in modo dichiarativo – che viene poi approfondito da relatori esperti, invitati a partecipare a una mattinata di studio durante cui sviluppare secondo la propria esperienza e competenza clinico-teorica il tema d’interesse emerso. I relatori vengono proposti al gruppo dai colleghi in modo libero e personale, essendo individuati attraverso letture d’approfondimento, ricerche, studi, interventi a convegni o webinar, pubblicazioni afferenti il tema d’interesse emerso nel gruppo. Abbiamo osservato che i seminari in programma nel corso degli anni hanno subito un’evoluzione nei contenuti, passando da una fase iniziale di maggiore concentrazione sul mondo interno del paziente nei suoi aspetti identitari, psicosomatici, di espressione corporea a una successiva fase in cui il lavoro si è fortemente incentrato sulla relazione paziente-analista, sugli aspetti transferali e controtransferali, da quelli di maggiore difficoltà come la coazione a ripetere, il transfert negativo – ad altri riguardanti la costruzione/costituzione della relazione analitica quali l’esperienza emozionale, l’empatia, l’intra e interpsichico, l’uso del setting, le vicissitudini della soggettivazione. Non si può dar conto della vastità e ampiezza dei contributi che hanno in questi anni aiutato il Nuovo Copernico ad affrontare tematiche cruciali per la nostra funzione terapeutica, alimentando e sviluppando la mente del gruppo.

Ringraziamenti
Desideriamo comunque menzionare in questo spazio alcuni relatori, poiché essi hanno rappresentato per noi un riferimento particolare, una fonte continua di pensabilità e approfondimento, e in quanto sono ritornati con piacere più volte a offrire il proprio contributo al gruppo.
Ci riferiamo in particolare all’affezionata figura di Ronny Jaffè – appartenuto al primo Copernico milanese – la cui generosità verso il nostro gruppo si è espressa nella disponibilità della sua presenza annuale ai nostri seminari, con riflessioni teoriche corredate da pertinenti e stimolanti casi clinici.
Il nostro presidente, Alberto Rugarli, che ogni anno dedica un lavoro articolato e ricco al tema proposto, e lo accompagna con la descrizione di un caso clinico che diventa fonte di libero dibattito e scambio aperto fra colleghi.
Stefano Bolognini, che consideriamo amico di lunga data del Nuovo Copernico, nostro ospite nel 2011, 2017 e 2021. Il suo pensiero ha accompagnato e arricchito il nostro percorso con stimoli fertili e creativi, ci ha fatto guardare alla nostra professione in quanto integrazione del nostro essere persone nel senso inteso da Davide Lopez, ci ha offerto una prospettiva sempre nuova di pensare alla relazione grazie a un uso sapiente delle parole e allo stile personale del linguaggio.
Claudia Zanardi e Enza Laurora hanno accompagnato per anni la crescita del gruppo cercando di proporre una visione non stereotipata del lavoro psicoanalitico, una visione che tenesse conto dei cambiamenti socio-culturali che coinvolgono non solo i pazienti, ma anche i terapeuti.
Anche Laura Ambrosiano ha portato più volte i propri contributi teorici, con uno sguardo sempre attento ai fenomeni istituzionali e di gruppo.
Claudio Nicoli è un collega che ha proposto contributi generosi e innovativi e si è occupato, ben prima dei lockdown per la pandemia di Covid 19, dell’influenza delle tecnologie sul lavoro e sulla relazione analitica.
L’indimenticato Beppe Pellizzari, nostro ospite per tre seminari annuali, ci ha insegnato che il pensiero psicoanalitico non può cristallizzarsi in sistemi o perdersi in acrobazie semantiche. Esso si è diramato in molte direzioni, che possono faticare a trovare un linguaggio comune e produrre molteplici dialetti, i quali - nella loro a volte incomprensibilità reciproca - si sforzano a dialogare con il mondo circostante e con le tensioni che continuamente lo attraversano. Nostro compito è maneggiare quelle schegge e frammenti, costruendo un opus incertum.

Gli iscritti al Nuovo Copernico
Adriana Bogni
Francesca Calioni Bembo
Eleonora Chioda
Daniele Colombi
Annamaria Cossandi
Katia Donati
Paola Donati
Aurelia Galli
Elena Longo
Matteo Colleoni Metzger
Elena Pezzoli
Nicoletta Piantoni
Eugenio Pietrasanta
Loredana Previtali
Marina Principalli
Bruna Prontera, vice-presidente
Susanna Romano
Alberto Rugarli, presidente
Annamaria Sarica
Beatrice Viscardi
Monica Viscardi
Grazia Dell'Oro
Madalina Lliescu
Caterina Zanotti, fondatrice del centro